RABBI - SECONDO MASSO COPPELLATO A MALGA ALTA STABLAZ (MALEDA)
di Giuliano Valentinotti
Dopo il primo masso con coppelle trovato da Luca e Franca poco sotto la malga Stablaz alta e già descritto in precedenti articoli, http://www.valdisoleantica.net/2019_maleda-alta-rabbi.html, quando capita di passare in quella zona vieni contagiato da quella sana curiosità che ti spinge a controllare quelle rocce che, o per la posizione o per la grandezza e conformazione, potrebbero riservare delle sorprese utili al lavoro di documentazione e ricerca della nostra associazione. Nell’autunno del 2020 sono salito da solo in quella zona e mi sono spinto fino al malghetto di Forborida; tornando indietro e quasi arrivato alla malga Stablaz alta (detta anche Maleda) ho deciso di controllare alcuni massi affioranti sotto il sentiero in un punto dominante il pascolo circostante, a nord rispetto alla roccia coppellata già scoperta, distante poche centinaia di metri. A circa 50 metri dal sentiero arriva la sorpresa; su un masso affiorante di discrete dimensioni, quasi a livello del terreno, ci sono alcune coppelle.
Dopo averle evidenziate e fotografate, segnalo la scoperta all’associazione per organizzare una successiva opera completa di censimento, misurazione e catalogazione del masso inciso. Visto il periodo e le abbondanti nevicate che sono arrivate subito dopo, si è deciso di rimandare il tutto alla primavera.
A
giugno siamo saliti di buon mattino con Luca e Franca alla malga
bassa in auto e ci siamo incamminati verso la malga alta contornati
da un paesaggio fantastico, dal bestiame in alpeggio e da
spettacolari fioriture d’alta quota; giunti presso la roccia è
cominciato il paziente lavoro di pulizia da muschi e licheni, che ha
messo in evidenza 11 coppelle, alcune in buono stato e altre un po’
rovinate, interessate da distacchi della roccia vicino ai bordi. Dopo
averle evidenziate con il gesso e fotografate, si è proceduto a
osservare meglio l’orientamento del masso e delle coppelle con la
bussola (praticamente da nord a sud come nell’altra roccia censita
poco lontano), registrando le coordinate con gps e l’altitudine
con altimetro.
Soddisfatti
della scoperta e del lavoro svolto, dopo aver controllato altri massi
lì vicino, abbiamo fatto una passeggiata fino a Forborida.
Avvicinandosi l’ora di pranzo, visto che “di sole coppelle non
vive l’uomo”, ci siamo concessi un buon pranzetto presso la malga
Stablaz. Neanche una leggera pioggerella che ci ha accompagnato sulla
strada del ritorno è riuscita a rovinare questa giornata ricca di
nuove scoperte.