"Sas de le Laste" a Magras
di Luca e Luisa
Approfittando di una bella giornata di sole, negli ultimi giorni delle vacanze natalizie, siamo andati alla scoperta di un nuovo sentiero che si trova sopra l’abitato di Magras, proprio all’imbocco della Val di Rabbi. In realtà il sentiero è poco più di una traccia e già dal suo imbocco si può intuire che ci sarà da faticare per raggiungere la meta (che per la verità non sapevamo neanche quale fosse). Ci sono molte sterpaglie, rami e rovi che coprono il già stretto sentiero. Ma noi avanziamo impavidi proponendoci di ritornare a pulirlo nei prossimi giorni. Dopo circa una decina di minuti di cammino dall’imbocco, vedendo un grande masso alla sinistra del sentiero, Marco esclama: “Secondo me lì potrebbero esserci delle coppelle!” Ci siamo avvicinati al sasso. Era ricoperto di aghi di larice, muschio e rametti. Facendo attenzione a non scivolare abbiamo iniziato a pulirlo. E lì, proprio sotto il nostro sguardo incredulo, spunta la prima coppella. Pulendo meglio ci siamo accorti che non era una coppella singola ma ben due collegate con una canaletta più un’altra con una canaletta. La scoperta ci ha esaltato, così ci siamo messi a pulire un’altra sezione di masso. Abbiamo trovato altre coppelle singole e il numero 42 inciso nel sasso. Purtroppo, vista l’inclinazione del masso e la sua scivolosità dovuta agli aghi di larice, siamo riusciti a pulire solo la parte superiore.
Non avevamo con noi neanche i gessi per poter marcare le nostre scoperte e così, seppur a malincuore, abbiamo deciso di proseguire la nostra escursione. Ma le scoperte non finiscono lì. Infatti, a poche centinaia di metri dal masso coppellato, troviamo un grande masso con sotto delle cavità naturali che ci sembra interessante. Continuiamo la nostra camminata senza fare altre scoperte e torniamo a casa soddisfatti.
La settimana successiva siamo tornati sul sentiero muniti di forbici, scopina, gessi, corda e imbrago. Così, dopo aver ripulito il sentiero dai rovi, abbiamo calato Marco, legato in tutta sicurezza, lungo il masso con la scopina per una pulizia approfondita. Abbiamo scoperto nella parte centrale del masso delle nuove coppelle. In tutto, fra grandi e piccine, ne abbiamo contate una decina. Dopo averle ripassate con il gesso e fotografate, siamo rientrati a casa.
Sabato 25 febbraio 2023, con alcuni soci
dell’Associazione Val di Sole Antica, siamo tornati al masso
coppellato per mapparlo e studiarlo. C’era chi puliva, chi
ripassava le coppelle e le scritte con il gesso, chi faceva uno
schizzo del sasso, chi misurava le dimensioni delle coppelle, chi
fotografava.
Mentre noi eravamo intenti a studiare il masso,
Giuliano, salendo per poche decine di metri in mezzo al bosco, ha
trovato una roccia con una grande coppella di circa 20 centimetri
posta in verticale con a fianco uno stampo a forma di orma. La cosa
ci ha alquanto incuriositi.
Ritornando sul sentiero principale ci fermiamo ad
osservare la grande roccia con le cavità naturali. Queste potrebbero
essere servite come ripari per gli abitanti della zona.
Proseguiamo lungo il sentiero, aiutati nel tratto più
ripido da una corda. Giungiamo così alle “Laste”.
Seguendo il sentiero, che ora si è fatto pianeggiante,
arriviamo in prossimità del Sas dei Corvi dove, su un sasso vicino
al sentiero, Luisa trova una coppella.
Dopo una pausa merenda riprendiamo il cammino per
tornare ad Arnago da dove eravamo partiti. Alla ricerca hanno
partecipato: Achille, Enrica, Franca, Giuliano, Graziana, Lia, Luca
R., Luca W., Luisa, Marco. Il nostro motto dice: “ Cammina, cerca,
trova” e noi oggi abbiamo camminato, cercato, trovato e passato un
bel pomeriggio in buona compagnia.