MASERE DI ARNAGO E PLAZA MONTE BERLIN
di Laura Rizzi
Il 4 marzo 2021, a conclusione del lavoro iniziato il giorno precedente, io e il mio collega ci portiamo sulla proprietà della frazione di Arnago per la martellata delle piante schiantate dalla neve dello scorso anno in località Masere – Mas di Bagi. Salendo la costa, verso il confine con la proprietà del Comune di Terzolas, noto un masso di grandi dimensioni che subito mi attrae.
È coperto di muschio e foglie, quindi distolgo il pensiero e lo sguardo e proseguo il mio lavoro. Conclusa l’attività, il mio collega decide di tornare a valle percorrendo un percorso diverso da quello della salita, io non ce la faccio a seguirlo…. “ci vediamo giù, io scendo di là”, la curiosità è troppa e mi fiondo al masso notato poco prima.
Analizzo
il masso prima di toccarlo, è scisto, la venatura è orizzontale e
la superficie abbastanza pianeggiante, è facilmente accessibile
sulla sommità. Scosto quindi il muschio sulla sommità del masso e
subito mi illumino, “una coppella!!!”, il mio entusiasmo è alle
stelle. Continuando la pulizia del masso ne scovo altre, alcune
certe, alcune dubbie, alcune profonde, ben definite, altre più ampie
e superficiali.
Contatto
l’Associazione Val di Sole Antica e prontamente, il giorno
successivo, la delegazione è pronta all’escursione. Arrivati
sul luogo, Luca inizia subito ad analizzare il masso e la situazione
ambientale di contesto, mentre si procede al completamento della
pulizia della roccia. Vengono
evidenziate sei coppelle “sicure”, una delle quali realizzata con
strumento metallico, più profonda e definita e cinque con strumento
litico.
Iniziamo
quindi ad analizzare il terreno circostante e, scendendo, percorriamo
il sentiero posto sul crinale che fiancheggia il Valar di Terzolas.
Un posto del sentiero ci incuriosisce, due massi vicini formano un
“passaggio obbligato”. Il masso verso Est non attrae, è gneiss,
quello a Sud invece sì. Sembra un altarino, è sospeso nella parte a
valle, è ad altezza bacino, la roccia è micascisto, insomma,
perfetto. Scostato il muschio in superficie appaiono due coppelle!
I
due massi coppellati si trovano a circa 30 metri di distanza tra
loro, alla medesima quota, a circa 930 m. Si può presumere che la
zona potesse essere adibita a pascolo di bassa quota, anche per la
presenza, poco a monte, di un sentiero che conduce all’interno
della valle, dando quindi accesso ad una fonte d’acqua. Il sentiero
sulla costa è inoltre una via di accesso alla loc. Mason di Arnago,
anticamente frequentata e “ricca” di massi incisi.
Qualche
giorno dopo, cercando di analizzare la fattibilità di un lotto di
legname, mi inoltro in una zona a me ancora sconosciuta, lontana
dalla viabilità di servizio. Salgo, dalla località Banchje di
Terzolas, in direzione del Mont, lungo la costa che fiancheggia il
Rio Valeta. Sostanzialmente sulla sponda opposta del luogo di
ritrovamento delle coppelle di Arnago. Salendo il ripido pendio resto
stupefatta quando giungo in una conca insospettabile, ampia e
luminosa, vista la pendenza generale dell’intero versante. Resto
ammaliata dai larici che dominano il luogo, sono alti, possenti,
maturi, raggiungono quasi i 40 metri di altezza.
Sul lato verso la valle scorgo un piccolissimo dosso terroso, dove un cacciatore ha costruito la sua postazione di avvistamento. Mi avvicino e percorrendo il minuscolo rilievo, proprio in corrispondenza della sommità, vedo appena un piccolo masso con superficie raso-terra di circa venti per quaranta centimetri. Scosto il fogliame con il piede, mi abbasso e lo pulisco…Non credo ai miei occhi! Una piccola coppella! Noto quindi la particolarità del masso, è a forma di mezzaluna! Il masso si trova a 1000 metri di quota, poco a monte delle coppelle ritrovate qualche giorno prima sul versante opposto della medesima valle.
La coppella si trova nella parte centrale del masso, è di piccole dimensioni, circa tre centimetri di diametro e 1,5 di profondità, scolpita con strumento litico. Provo a cercare nelle vicinanze altre “tracce”, ma non trovo nulla. Confrontandomi con un mio collega, nato e cresciuto a Terzolas, scopro la presenza di una grande vasca di raccolta d’acqua di 3000 hl realizzata negli anni ’20 proprio in località Plaza Monte Berlin, a monte della coppella.
L’area quindi, vista la presenza di acqua sorgiva e pendenze “accettabili “era forse utilizzata dai pastori? Dai cacciatori come accampamento temporaneo? Sarà una coincidenza il parallelismo dei ritrovamenti attorno alla valle? Chi lo sa… Nell’attesa di una risposta…continuiamo a cercare!