“SASS
DE LE STRIE” o “BALON” DI SAMOCLEVO
di Luca Webber
Un
giorno, parlando con Anna e Massimo, dei numerosi racconti giunti
fino a noi sui “Sassi delle Streghe” e luoghi di “Sabba”
sparpagliati nei paesi della val di Sole, veniamo a sapere che da
bambini giocavano attorno ad una grande roccia sopra l'abitato di
Samoclevo che i loro genitori chiamavano “Sass de le Strie” o
“Balon”.
Incuriositi
e armati di pazienza ci siamo recati nel bosco sopra Samoclevo e,
grazie alle indicazioni fornite, l'abbiamo trovato.
Una
roccia maestosa, alta più di 4 mt, si erige nel mezzo della natura
immobile e solida come la montagna.
Alla sua base troviamo una cavità naturale, profonda circa 3 mt e
alta 1.20 mt, al momento utilizzata come riparo da animali selvatici.
Sulla sua sommità, sotto uno strato di terriccio e muschio,
scopriamo una croce incisa con il ferro e tre coppelle praticate con
strumento litico.
Facendo
una ricerca abbiamo trovato questi due brevi accenni al “Sass de la
Stria”:
“[...]
lungo la strada trovi “el sass de la stria” che ricorda antiche
leggende, così come la gente ricorda i tempi dei castellani [….]”
(1)
“[….]un
altro sass de le strie lo possiamo trovare anche a Samoclevo [....]”
(2)
Racconti
che ci confermano la sacralità che rivestiva questo sito, oggetto di
rispetto e devozione da parte dell’uomo per la difesa propria e
altrui. Credenze di un universo magico e soprannaturale che,
nonostante la feroce repressione, sono riuscite a resistere e
giungere fino ad oggi. E oggi il suo ricordo rimane vivo solo grazie
alla leggenda e alle fonti orali valligiane che, a prescindere
dall’imposizione della croce, hanno riconosciuto un’importanza
cultuale, tramandando importantissimi concetti e insegnamenti sulla
religione naturale.
- “Samoclevo in val di sole e la sua carta di regola” di Udalrico Fantelli, ed Centro Studi per la Val di Sole 1996
- “Mille leggende del Trentino” - Trentino Occidentale, di Mauro Neri, ed. Casa Editrice Panorama – Trento 1997