MASSO MASON fraz. Menas - Comune di Mezzana
“COSTELLAZIONE DELL'ORSA MAGGIORE”
di Luca Webber
Guardando il masso coppellato mi torna alla mente una frase che andava per la maggiore tra i giovani negli anni Sessanta, usata per indicare ogni aspetto strano e inspiegabile, :
“Weird, Man!” - “Accidenti, ragazzi, che cosa strana”.
Certamente per noi gente moderna è una “cosa strana” quello che vediamo, tanto da rendere il linguaggio usato dai nostri avi nell'incidere questi massi sparsi nel paesaggio boschivo, incomprensibile. Ma studi recenti dimostrano che ogni cultura ha conosciuto nella sua storia un'epoca in cui sviluppò dottrine e tecniche che gli consentivano di trascendere la realtà convenzionale, in cerca di una visione personale. La capacità di vedere, sentire e sperimentare cose, che a noi sembrano una “cosa strana”, veniva insegnata ad ogni individuo durante i riti, le tradizioni religiose e nell'espressione artistica.
Questa profonda reverenza per il paesaggio e per le sacre forze della natura permetteva l'accesso al mondo del sacro, mentre oggi strati di repressione impediscono di conoscere ciò che già sappiamo e che giace nel profondo della nostra memoria culturale tribale.
In sostanza credo che il passato sia sempre dentro di noi, confinato nelle profondità dell'inconscio in attesa solo di essere nuovamente scoperto.
Adesso però basta filosofeggiare sulla sapienza andata perduta dei nostri avi, torniamo a fare gli “uomini moderni” che misurano, catalogano e archiviano dati, impegnandosi a divulgare e condividere, nella speranza di costruire un apparato storico, sociale ed antropologico della Val di Sole per le generazioni future.
Il masso coppellato misura circa 1,40 x 2,30 mt. ed è parzialmente interrato. Posto sul versante soleggiato dei monti di Menas, su di un terrazzamento artificiale in posizione dominante il paesaggio, con visibilità molto estesa su gran parte della Val di Sole da est ad ovest. Nelle vicinanze numerosi muri a secco, testimonianze delle fatiche dell'uomo per la sopravvivenza.
Sulla sua superficie troviamo 26 coppelle praticate con percussore litico ad indicare la sacralità della pietra e della montagna.
Osservando
attentamente la superficie del masso coppellato Angela nota una “cosa
strana”. La disposizione di alcune coppelle le ricorda la
costellazione dell'Orsa Maggiore.
Analizzandolo
meglio, scopriamo che la sua intuizione era giusta.
La
forma creata dalle coppelle non lascia spazio a dubbi. Siamo di
fronte a una fra le più note costellazioni: l'Orsa Maggiore.
Per di
più, esaminato ulteriormente il masso e confrontandolo con
fotografie del cielo notturno, possiamo ipotizzare la presenza di
altre 5 stelle che in modo sorprendente corrispondono anch'esse a
stelle più brillanti di altre.
Riflettiamo
ora su questo segno, considerando la “forza” espressiva
elementare in esso contenuta.
E'
risaputo che fin dai tempi più antichi l'uomo, servendosi della
propria vista, ha imparato molto osservando il cielo. Ha creato
calendari legati ai cicli stagionali e lunari, con conseguente
miglioramento dell'agricoltura e di importanza primaria per la
sopravvivenza.
Successivamente
nacquero le costellazioni che fungevano ad uso di tipo pratico
(calendari, orientamento per terra e mare, indicatori per le attività
agricole) che religioso (legame tra cielo e terra esteso tra Dio e
l'uomo).
La
costellazione dell'Orsa Maggiore, composta da 7 stelle principali,
ruota lentamente attorno alla stella polare assumendo una posizione
diversa a seconda della stagione. Grazie alla facilità con cui si
riconosce in cielo, visibile tutto l'anno nell'emisfero nord, è tra
quelle più comuni a tutte le culture, risultando un punto di
riferimento irrinunciabile.
L’importanza
del ritrovamento consiste nel fatto che questo masso sarebbe
attualmente un raro esempio di pratica rituale/culturale non
generica, come si è portati a considerare le coppelle, bensì
riferita a motivi astronomici che, in tema di figurazione stellare,
nel Trentino possiamo trovare:
- Masso Calestani nel Comune di Ossana (TN)in Val di Sole, con incisa Cassiopea (Calestani V., 1933);
- Serso (TN) masso con coppelle raffigurante l’Orsa Maggiore (G. Dalmeri 36 Notiziario Regionale, PA16, Dalmeri Serso Trento);
- Castel Vetere Comune di Montagna (BZ) masso inciso con Orsa Minore e forse Orsa Maggiore, purtroppo i massi sono andati distrutti (Leonardi P., 1954).
Ora,
credo sia giusto concludere fantasticando sugli uomini che incisero
questa roccia.
Uomini
che, osservando il cielo stellato celebravano l’antico culto
dell’orso sulla pietra, raccontando la storia dell'orso inseguito
da tre cacciatori (le quattro stelle inseguite dalla tre stelle di
coda).
“Weird,
Man!” - “Accidenti, ragazzi, che cosa strana”.
Ringraziamo
il Custode Forestale Stefano Martinolli che ci ha segnalato questo
importante masso. Grazie
1-
http://www.treccani.it/enciclopedia/orsa-maggiore/
2 -https://it.wikipedia.org/wiki/Orsa_Maggiore
– Ursa Major Full opera di Roberto Mura.