I misteri di Sassignana
di Giuliano Valentinotti
Grazie al nostro presidente Luca Webber e al socio Renato Possamai, instancabile camminatore e inguaribile appassionato di storia antica, abbiamo scoperto delle coppelle nei pressi di un vecchio maso-abitazione oramai abbandonato e ridotto a poco più di un rudere in località Sassignana, zona prativa incolta lungo il sentiero segnalato che porta da Claiano a Castello. Abbiamo quindi radunato un gruppo di soci e siamo partiti ad esplorare la zona, risalendo lungo il sentiero ed arrivando al maso, davanti al quale si trova un masso di medie dimensioni con 3 coppelle di grandezza e profondità differenti, 1 di non facile lettura, eseguite con percussore.
Il
rudere è interessante per un dipinto che si trova in una nicchia sul
pezzo di facciata anteriore miracolosamente scampato ai crolli. E’
raffigurata una Madonna con Bambino e un personaggio in adorazione
che sembra indossare un saio chiaro, purtroppo è tutto piuttosto
rovinato ed imbrattato con scritte e disegni di vecchie coscrizioni.
Con
tutti i soci sguinzagliati nei pressi alla ricerca di particolari
interessanti, è toccato al presidente trovare altre coppelle lungo
un sentiero che si dirige verso Mezzana. La prima coppella è proprio
sul sentiero su una roccia a livello del terreno, 300x90 cm. circa,
su cui vi sono incise 5 coppelle, di misura e profondità differenti,
una di non facile lettura. Due coppelle, una associata a canaletto,
realizzate con strumento metallico, le rimanenti con percussore. A
poca distanza sulla destra si trova un altro masso, 80x60 cm. circa,
su cui vi sono incise 3 coppelle, di dimensioni e profondità
differenti, una associata a canaletto, realizzate con strumento
metallico.
Altra
cosa interessante è un possente muro a poca distanza sotto il maso
che sostiene un terrazzamento pieno di grosse pietre, in posizione
dominante, che ci ha fatto subito ipotizzare la presenza in passato
di una costruzione piuttosto alta e imponente. A questo punto è
venuto in nostro aiuto il signor Gianfranco Bortolameolli di
Termenago, che molto gentilmente ci ha fornito un’immagine del
luogo su una cartolina risalente agli anni ’80 del secolo scorso,
in cui si vede chiaramente questa costruzione che fa pensare ad una
torre (vedi foto). Sempre Gianfranco ci ricorda che il tutto è stato
abbattuto da una tromba d’aria il 6 gennaio 2003.
A
questo punto noi cominciamo a mettere insieme le cose: sentiero,
possenti muri a secco, posizione dominante, coppelle (ricordiamo che
in zona ci sono anche i massi coppellati in località Spinazzi),
torre (dalla quale sembra si potesse spaziare con la vista fino al
Castello di Ossana), possibile collegamento con il castelliere di
Mezzana e quello di Cusiano.
Tutto ciò autorizza a pensare ad una antica via di
comunicazione a mezza montagna che poteva essere utilizzata per le
attività umane (dalla pastorizia al commercio) in epoca medioevale o
addirittura antecedente.