Peio, lago Celentino
di Luca Webber
L’autunno
scorso Fabio Angeli, Direttore
del Distretto Forestale di Malè,
ci segnalava delle incisioni rupestri al lago Celentino, inviandoci
fotografie di coppelle, lettere incise, muri a secco e del “pulpito”.
Esaminandole con gli associati ci hanno subito incuriosito è si è
deciso di inserire in calendario l’uscita per la primavera del
2015.
Il 12 maggio
2015 siamo saliti sul lago
a 2.062 mt. circa, rimanendo incantati
dalla veduta che ci si presenta, un altopiano che regala una visuale
a 180°. Una volta rifocillati e ripigliati dalla fatica della
salita, ci siamo lanciati alla ricerca dei massi indicati, trovandoli
facilmente grazie agli operai del Parco che stavano lavorando a
sistemare la sentieristica.
Le incisioni
ci parlano di un mondo perlopiù nascosto, fatto non solo di segni.
Tracce che riempiono ogni nostra escursione di contenuti ed emozioni
nuove e che ci stimolano a studiare a fondo il significato che gli
autori ci hanno voluto lasciare in eredità, un libro aperto sulle
credenze di chi viveva a stretto contatto con la natura,.
Considerando
che i siti d’interesse sono più di uno, per facilitarne la lettura
li suddivideremo per ordine di scoperta: