TRIORA.....
di
Angela Valentinotti e Valentino Santini
...
un borgo sospeso nel tempo
Si
narrano vi siano luoghi sospesi nello spazio, dove il tempo, come lo
percepiamo noi, rallenta fino a congelare magia e realtà.
Si
racconta che, in luoghi mistici, basta fermarsi ed ascoltare per
vivere il passato, vedere il presente ed immaginare il futuro.
Il
Borgo Medievale di Triora è questo e molto altro, caratterizzato
da un sentiero di mattoni rossi, che
percorre tutte le vie del centro storico, sembra
di essere catapultati in una favola, aspettandosi
di imbattersi nella Strega Cattiva del Nord o
salvati dalla Strega Bianca del Sud, perchè
per chi non lo sapesse siamo a Triora, il
paese delle "Baiure", come
le chiamano in Liguria.
Arrivando
nei pressi del Museo Etnografico e della Stregoneria siamo
invitati a lasciare la macchina lungo il viale principale ed, iniziato
il sentiero di mattoni rossi, ci
troviamo nella Piazza del Mercato, una
piazza piccola ed angusta letteralmente strappata alla roccia, racchiusa
dalle alte mura delle case che la delimitano.
Ma
cerchiamo di visualizzare chi erano le streghe che vivono il borgo,
ma che abitano anche gran parte dell'Arco Alpino:
"alla
Cabottina si trovavano tutte le donne del paese,
si
'radunavano' in un luogo sicuro ed appartato,
quasi
ai margini del posto,
non
tanto per scatenarsi in orge selvagge o in altri atti nefasti con il
Diavolo, ballando ed accoppiandosi con gatti neri e caproni,
intonando
canti striduli o recitando preghiere al contrario,
perchè
queste sono si streghe,
ma
quelle destritte ed accusate dall'Inquisizione.
Tra
i massi ed i pascoli che caratterizzano la Cabottina
troviamo
tutto il mondo femminile,
raggruppato
tutto assieme in quelli che,
molto
probabilmente,
erano
i pochi momenti di svago che scandivano
la
dura vita contadina del tempo.
Troviamo
bambine che giocano tra loro sotto il vigile controllo delle madri,
le
giovani e future donne che,
impaurite
dai cambiamenti imminenti,
chiedono
il come ed il perchè succedano determinate situazioni ogni mese,
rifugiandosi
nei consigli delle amiche più adulte
ed
infine troviamo anziane che dispensano consigli
su
che decotti utilizzare contro i disturbi digestivi,
piuttosto
che su che impacchi porre su calli
e
piaghe dovuti al duro lavoro dei campi,
perchè
le vere streghe erano donne comuni,
che
avevano il dono di conoscere le piante,
di
essere in grado di usare la Natura
che
le circondava per alleviare
gli
acciacchi ed i malori di stagione."
Mai
avrebbero immaginato quali orribili ripercussioni avrebbe
avuto il loro sapere con la nascita dell'Inquisizione.