TERZOLAS, “SAS DA
LA STRIA”
di Luca Webber
Percorrendo il sentiero
SAT per la “Cima Vése” siamo arrivati al “Sas da la Stria”,
a 1370 mt..
Giorgio Rizzi su
“Sentiero Val di Sole… le sfumature del verde” scrive:
"Su questo masso, nei
primi decenni del ‘900, sono stati incisi diversi segni (croci,
date e lettere). Queste ultime sono le iniziali delle persone che qui
hanno svolto, con fatica,le attività legate al bosco, come il taglio
e la raccolta della legna, lo sfalcio dei prati di monte ed in
particolare la pastorizia. La leggenda e la credenza popolare
raccontano che n questo luogo, durante le notti di luna piena, si
radunavano le streghe, da qui il nome “Sas da la Stria”".
Le tradizioni montane
alpine riportano che i pastori in partenza per i pascoli estivi
d’altura erano soliti incidere una croce sulle rocce lungo i
sentieri a scopo puramente apotropaico.
Il toponimo “Sas da
la Stria” indica il tentativo, praticato dalla chiesa, di
esorcizzare il luogo.
Il metodo più comune ed
efficace usato nei confronti delle credenze pagane prevedeva di
sovrapporre il Cristianesimo al Paganesimo con l’incisione della
croce in certi luoghi o rocce. Ma l’idolatria al di fuori dalle
città e lontano dagli itinerari più battuti permane a lungo e il
tentativo di assopire i culti di cui sono fatti oggetto le pietre,
fonti e alberi, fatica ad avere la meglio. La necessità da parte
dell’uomo d’incidere la pietra non viene completamente
dimenticata e lo testimoniano le date, relativamente recenti, incise
il sasso.