Haderburg, nel giorno 28 del mese di marzo.
Anno del Signore 2015
Dopo 500 lunghi anni hai nostri mortali occhi ma
un attimo, un semplice battito di ciglia, tra
le mura del Castello ancora una volta il
giardino interno le mura si anima, ancora una
volta sui pennoni sventolano gli stendardi e le
dame aiutano i cavalieri a vestir le lucenti
armature.
Cosa manca oggi? Oggi mancano le guardie che
scrutano l'orizzonte in attesa di tracce
nemiche, Haderburg ora rivive, anno dopo anno,
per testimoniare la sua potenza nei secoli e
trasformandosi, grazie a Roman Perfler
castellano unico nel suo genere, da castello di
difesa a maniero ricco di gioia ed armonia.
Oggi le cornamuse suonano a celebrare un rituale
che ormai scandisce la vita di molti, una
celebrazione che serve per benedire le mura, la
gente che vi transita, sempre in numero
crescente oltre ad omaggiare le anime di coloro
morti, spada in pugno, per poter lasciare in
memoria di un tempo passato, mai perduto o
dimenticato, lo spirito di Haderburg.
Oggi abbiamo potuto assaporare un viaggio nel
tempo, fatto di eroi in armatura e dame in
lussuosi vestiti, toccare con mano la fierezza
dei cavalieri che sanno essere rudi e fieri
quando serve ma anche socievoli e festosi quando
il momento lo richiede, o meglio lo concede.
Ora lasciamo che siano le immagini a raccontare
l'atmosfera che solo un mare di parole potrebbe
riuscire a raccontare e che invece tutti possono
respirare salendo la strada che porta al
Castello, ancora grazie a Roman.
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