Percorrendo il sentiero SAT per la “Cima
Vése” siamo arrivati al “Sas da la
Stria”, a 1370 mt..
Giorgio Rizzi su “Sentiero Val di Sole…
le sfumature del verde” scrive:
Su questo
masso, nei primi decenni del ‘900, sono
stati incisi diversi segni (croci, date
e lettere). Queste ultime sono le
iniziali delle persone che qui hanno
svolto, con fatica,le attività legate al
bosco, come il taglio e la raccolta
della legna, lo sfalcio dei prati di
monte ed in particolare la pastorizia.
La leggenda e la credenza popolare
raccontano che n questo luogo, durante
le notti di luna piena, si radunavano le
streghe, da qui il nome “Sas da la
Stria”.
Le
tradizioni montane alpine riportano che
i pastori in partenza per i pascoli
estivi d’altura erano soliti incidere
una croce sulle rocce lungo i sentieri a
scopo puramente apotropaico. Il toponimo
“Sas da la Stria” indica il
tentativo, praticato dalla chiesa, di
esorcizzare il luogo. Il metodo più
comune ed efficace usato nei confronti
delle credenze pagane prevedeva di
sovrapporre il Cristianesimo al
Paganesimo con l’incisione della croce
in certi luoghi o rocce. Ma l’idolatria
al di fuori dalle città e lontano dagli
itinerari più battuti permane a lungo e
il tentativo di assopire i culti di cui
sono fatti oggetto le pietre, fonti e
alberi, fatica ad avere la meglio. La
necessità da parte dell’uomo d’incidere
la pietra non viene completamente
dimenticata e lo testimoniano le date,
relativamente recenti, incise sul sasso.
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