Partiti alle prime ore del
mattino, ci rechiamo a Pranzo di Tenno (TN) sul monte “Englo” dove visitiamo
l’area archeologica di Monte San Martino, considerata una delle più importanti
testimonianze sul suolo Trentino. I ritrovamenti, avvenuti sul sito,
testimoniano come questo sia stato frequentato dall’epoca protostorica all’altomedioevo.
Superata la “Porta Antica”
saliamo sulla sommità del colle ed osserviamo un’area di culto preromana e
romana (secoli III a.C.- III d.C.), nonché numerosi altri ambienti alla base del
colle. Poco più a valle, un altro esteso insediamento attribuibile all’età
tardoantica e altomedievale (secoli IV – VI d.C.). Al limite del dirupo troviamo
i resti della chiesetta di San Martino (secoli VIII-XVIII d.C.), protettore dei
Franchi e dei pellegrini, edificata sopra ruderi più antichi.
Banchettando a castagne,
vino e dolci alla “festa dei Maroni” di Pranzo di Tenno, scopriamo che il
toponimo Pranzo potrebbe nascondere origini longobarde nel vezzeggiativo di
Prando. D’origine longobarda anche la chiesetta e il monte San Martino, un santo
a loro caro. La gente del paese, riguardo alle origini del nome, racconta che “secoli
or sono una grande frana che si verificò nella parte alta della valle, costrinse
i suoi abitanti a fuggire verso sud, consolandosi sulle macerie con un buon
pranzo”.
|