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GITA DELL'ASSOCIAZIONE IN
SVIZZERA - 17 - 18 maggio
2014
di Luca Webber
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Quest’anno l’Associazione
valica i confini e si reca in Svizzera. Esattamente
nella regione dei Grigioni, dove trascoriamo due giorni
visitando luoghi affascinanti e degni di attenzione.
Il primo giorno ci siamo
recati presso il Museo delle “scodelle” a Barenburg, di
Anselmo Gadola.
Fotografie, massi
coppellati e descrizioni di pietre ritrovate nei pressi
di Barenburg, mostrano al visitatore ipotesi sul loro
utilizzo di antichissimi rituali. Viene descritto un
sistema preistorico di coordinate legate al tragitto del
sole. Unica pecca della mostra è la mancanza di testi in
italiano, che non facilita la comprensione delle ipotesi
descritte. |
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Dopodiché
visitiamo la chiesa di San Martino del XII sec.
a Zillis, che sorge sopra una più antica del VI
sec. All’esterno ammiriamo un grande affresco
raffigurante San Cristoforo, all’interno la
chiesa è molto semplice, ma il motivo per cui ci
troviamo qui è il pregevole soffitto piano della
navata, formato da 153 pannelli quadrati in
legno, di circa 90 cm, dipinto tra il 1109 e il
1114, il più antico del suo genere in Europa.
L’opera rappresenta la visione del mondo da
parte degli uomini medievali secondo i quali la
terra era un’isola piatta circondata dal mare.
Ai margini troviamo figure fantastiche,
mostruose, immerse nell’acqua, che rappresentano
metaforicamente i mali del mondo. All’interno
figure riguardanti l’antico testamento, la vita
di Cristo e la leggenda del patrono della
chiesa, rappresentano le tappe fondamentali
della salvezza. |
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Proseguendo
facciamo una sosta presso la chiesa di San
Pietro a Mistail.
Nei pressi di
Alvaschein, ci attende la chiesa di S.Pietro, un
tempo convento Carolingia risalente all’VIII
sec.. All’interno la chiesa ha mantenuto la sua
pianta triabsidale, conservando solo piccoli
frammenti di affreschi dell’epoca Carolingia.
Meglio conservati gli affreschi gotici che
ricoprono completamente l’abside centrale e una
rappresentazione di San Cristoforo delle
dimensioni di circa quattro metri. |
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Il giorno
successivo, salendo lungo un sentiero da Sils,
andiamo a vedere le incisioni rupestri di
Carschenna.
Ad un’altitudine
di circa 1100 mt. s.l.m., in punti dominanti con
un campo visivo molto esteso sulla valle
Domigliasca, troviamo le rocce scoperte nel
1965. Sulle pietre sono incise una grande
quantità di segni e simboli, cerchi concentrici
(spirali), per lo più con una coppella al
centro, figure di animali, coppelle e
scanalature.
Le rocce levigate
dal ghiacciaio del Reno, presentano una forte
erosione naturale, che rende difficile la
lettura delle incisioni nonché la data delle
stesse. Alcuni ricercatori presumono che
risalgano a più di 3500 anni fa, ipotizzando
teorie astronomiche e interpretazioni di rituali
antichi, paragonandoli alle incisioni rupestri
della Valcamonica. |
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Ciao!!!! |
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