GITA DELL'ASSOCIAZIONE A CHIUSA (BZ)  "ARRIVANO I KRAMPUS"- 13 dicembre 2018

di Luca Webber - (fotografie di Valentino Santini)

 
 

 

 

Attraverso le vie di Chiusa sfilano uomini/caproni che accompagnano San Nicola, i Krampus. Ricoperti di pelliccia grezza di caprone o pecora emanante un forte puzzo, maschere spaventose con corna dall’origine animale. Immancabili sono i campanacci di metallo legati in vita e verghe costituite da ramoscelli usati per picchiare l’intera comunità, soprattutto i bambini.

La leggenda riporta che tanto tempo fa, nei periodi di carestia, i giovani dei piccoli paesi di montagna si travestivano usando pellicce formate da piume e pelli e corna di animali. Essendo così irriconoscibili, andavano in giro a terrorizzare gli abitanti dei villaggi vicini, derubandoli delle provviste necessarie per la stagione invernale. Dopo un po' di tempo, i giovani si accorsero, però, che tra di loro vi era un impostore: era il diavolo in persona, che approfittando del suo reale volto diabolico si era inserito nel gruppo rimanendo riconoscibile solo grazie alle zampe a forma di zoccolo di capra.

Venne dunque chiamato il vescovo Nicolò, per esorcizzare l'inquietante presenza. Sconfitto il diavolo, tutti gli anni i giovani, travestiti da demoni, sfilavano lungo le strade dei paesi, non più a depredare ma a portare doni o a "picchiare i bambini cattivi", accompagnati dalla figura del vescovo che aveva sconfitto il male. (it.wikipedia.org)

Di certo l’aspetto bestiale rievoca l’antico rito delle comunità alpine usato per allontanare il freddo e garantire abbondanza nei raccolti, legato alla fertilità, ai cicli naturali e alla morte, intriso di significati mitologici ed esoterici. Nella loro essenza silvestre i Krampus sono simbolo del selvaggio spaventoso, poiché ignoto, con la funzione di esorcizzare la paura nell’uomo e nei giovani figli degli abitati della montagna.

Ordunque, ora divertiamoci senza cruccio, lanciandoci trasportare da siffatto rituale d'altri tempi.