Gita dell'Associazione a Castel Firmiano (BZ) MessnerMountainMuseum

domenica 27 maggio 2012

 

scritto da Luca Webber

Oggi visitiamo il Messner Mountain Museum Firmian, realizzato sulle rovine di Castel Firmiano a Bolzano.

Il percorso ci conduce attraverso l’ampia area espositiva nella quale possiamo ammirare oggetti, dipinti e opere d’arte suddivisi in sezione tematiche.

La montagna come punto di riferimento e soprelevazione.

 

Mosè scende dal monte Sinai con le tavole dei dieci comandamenti; Budda medita ai piedi dell’Himalaya e manda i suoi discepoli a stare tra la gente – tra i suoi alti e bassi; Gesù sale sulla montagna per predicare; Sul Monte Hira, Allah sceglie Maometto come suo profeta.

Come percorrendo un sentiero di montagna, numerosi saliscendi costellati di scorci e viste panoramiche, offrono un potenziale di esperienze del tutto particolare.

 

Levando lo sguardo verso le montagne non è importante ciò che comprendiamo, ma ciò che proviamo.

Dentro la montagna.

 

Molto prima di scalare una vetta, l’uomo entrò dentro la montagna - per cercarvi protezione, perché si trovava in fuga, oppure semplicemente per curiosità – e si imbatté in cristalli, minerali e anche in misteri.

 

Fu cosi che nacquero miti come quello di Re Laurino, che celava il suo palazzo in un giardino di rose, un regno di rocce sotterraneo nei pressi di Bolzano.

 

LE FANES E CRODERES.

 

Il pacifico popolo dei Fanes si insediò sulle montagne.

I Croderes continuarono ad assillare gli umani

con inondazioni e valanghe di pietra.

 

 

DOLASILLA, la regina vergine delle Fanes.

 

L’invincibile guerriera difendeva il suo popolo

con un arco incantato e frecce infallibili.

Cacciò gli invasori dalle valli dei Fanes.

 

 

TANNA, la regina dei Croderes,

 

La sua testa si alzò verso il sole e sulla sua fronte

 brillò la Rajeta, la pietra azzurra, con il cui potere

 dominò acqua e venti.

 

Compresi il silenzio dell’etere, ma la parola degli uomini non compresi mai.  Friedrich Holderlin

Ognuno di noi ha bisogno della bellezza cosi come ha bisogno del pane, ha bisogno di luoghi di gioco e di preghiera, dove la natura può esplicare il suo effetto curativo e rinvigorire allo stesso modo corpo e anima.

John Muir

Provaci, provaci di nuovo

 e poi ancora.

 

Non ha importanza fin dove arriviamo, e neanche quanto è difficile la via che scegliamo. Le nostre capacità sono diverse e cambiano col passare degli anni. “Il piacere che proviamo sulla sommità della montagna è di breve durata; quel che invece resta vivo nell’essere umano è l’impegno profuso per arrivarci.”

 

Geoffrey Winthrop Young

I morti ci indicano la strada.

 

Come le cime della montagna. Ovunque, le religioni naturali sono rimaste vive, in Asia, ma anche in Africa e Australia si incidono delle raffigurazioni simboliche dei defunti sulle montagne vicine. Dovrebbero indicare la strada ai vivi.

In relazione al passato il presente è futuro, così come il presente rispetto al futuro è passato.

Conoscere il presente significa quindi poter riconoscere anche il passato. Riconoscere il passato permette di riconoscere anche il futuro.

 

Lu Bowei

Ciao !!!!!!!!