Terminata la vista all’Archeopark ci
dirigiamo al Parco archeologico comunale
“Coren del le fate” di Sonico, sito
Unesco 94.
Il
nome “Coren de le fate” in dialetto
locale significa “la pietra delle fate”,
secondo una tradizione orale locale il
precedente toponimo era invece “Coren de
le strie”
tradotto “la pietra delle streghe”.
Percorrendo un sentiero ad anello
raggiungiamo delle rocce, che causa la
grumosità della pietra e il cattivo
stato di conservazione delle incisioni,
rendono l’individuazione delle stesse
particolarmente ardua.
Nonostante le difficoltà nel
riconoscerle, la ricerca è piacevole,
tanto che il luogo ci appare
particolarmente affascinate sia per la
gamma di incisioni rinvenute sia per
l’ambiente che ci circonda.
Attorniati da castagni e betulle,
in
un silenzio incantato,
percorriamo il sentiero ricoperto di
foglie. Sguinzagliati alla ricerca di
segni antichi,
ci
dilettiamo nell’immaginare pratiche di
antichi culti e le ipotesi sui
rinvenimenti
si
fanno sempre più ardite,
il
tempo trascorre inesorabile e l’oscurità
ci induce infine a lasciare questo
luogo.
Allontanandoci concordiamo che il
toponimo locale “Coren de le strie” è il
più appropriato.
La
gita termina qui, mi auguro di avervi
fornito un’idea per una affascinante
gita domenicale.
ciao
!!!!!!!!!!!!!!
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