Malé All'ex Pifferaio Magico, l'interessante mostra etnografica

 sulla stregoneria proposta da «Val di Sole Antica»

- L'Adige - giovedì 8 settembre 2011 (pag.42) -

 

 

PIERO MICHELOTTI MALÉ - Amuleti e talismani, reperti usati dalle streghe per realizzare incantesimi e riti pagani, e una piccola sezione riguardante l'erboristeria. Questi gli oggetti esposti alla mostra etnografica sul tema «Streghe e stregoneria in Val di Sole», promossa dall'Associazione Val di Sole Antica presso la sala esposizioni ex Pifferaio Magico a Malé. L'iniziativa rappresenta una novità assoluta e, come spiega il presidente del sodalizio culturale Vittorio Pirri è nata dalla necessità di porre in evidenza un ambito etnografico spesso etichettato con la semplicistica definizione di «immaginario» e posto in cattiva luce dalla deviata versione storica dei tribunali della Santa Inquisizione. Lo scopo della «Val di Sole Antica», nata nel 2001, è proprio quello di promuovere e valorizzare, attraverso la ricerca delle evidenze archeologiche presenti sul territorio, il patrimonio culturale della valle di Sole. Per la prima volta è stata sottoposta all'attenzione dei numerosi visitatori (oltre 300 in una settimana), una singolare collezione di oggetti raccolti da Vittorio Pirri e dai soci dell'associazione, provenienti da donazioni private e da mercatini di antiquariato. Gli oggetti esposti fanno parte della vita quotidiana delle famiglie solandre di un tempo e testimoniano l'originario aspetto popolare del fenomeno, valorizzando una realtà etnografica che affonda le radici negli aspetti più antichi di una cultura perseguitata per secoli. Si va dalle monete-amuleto per scacciare il malocchio, alle pietre magiche, alle terracotte raffiguranti diavoli, ai brevi magici (dei sacchetti contenenti reliquie). Numerosi gli ex voto a forma di ferro di cavallo ed i chiodi antistreghe o le corna, segno di fertilità, che venivano messi sulle porte delle stalle, sopra i cui stipiti venivano posti anche dei sacchetti di sale. Oltre agli oggetti vengono illustrati i fatti che ricordano eventi avvenuti nei vari paesi, legati alla stregoneria. Tra le più importanti testimonianze, un manoscritto del '700 proveniente da Peio che tratta di magia naturale mediante l'utilizzo e la realizzazione di coloranti naturali. Presente alla mostra anche una sezione dedicata all'erboristeria, settore che spesso in passato veniva collegato alla stregoneria. Dai documenti raccolti è emerso che le streghe in val di Sole erano molto votate a Santa Lucia. Attualmente in Italia i musei specifici sul tema della stregoneria popolare sono solamente tre ( a Triora in Liguria, a Bidonì in Sardegna e la collezione Bellucci a Perugia). Anche l'associazione solandra sta avanzando un progetto per la realizzazione di una mostra permanente che, secondo Pirri, porterebbe indubbiamente alla riscoperta di nuovi ambiti culturali, ad una originale valorizzazione del territorio ed a una significativa risposta turistica. Per chi fosse interessato, l'associazione si ritrova ogni lunedì ad ore 21 presso la biblioteca di Dimaro ed è consultabile al sito www.valdisoleantica.it.

08/09/2011