Grazie al nostro
presidente Luca Webber e al socio Renato
Possamai, instancabile camminatore e inguaribile
appassionato di storia antica, abbiamo scoperto
delle coppelle nei pressi di un vecchio
maso-abitazione oramai abbandonato e ridotto a
poco più di un rudere in località Sassignana
(1),
zona prativa incolta lungo il sentiero segnalato
che porta da Claiano a Castello. Abbiamo quindi
radunato un gruppo di soci e siamo partiti ad
esplorare la zona, risalendo lungo il sentiero
ed arrivando al maso, davanti al quale si trova
un masso (2) di medie dimensioni con 3 coppelle di
grandezza e profondità differenti, 1 di non
facile lettura, eseguite con percussore.
Il rudere è
interessante per un dipinto (3) che si trova in una
nicchia sul pezzo di facciata anteriore
miracolosamente scampato ai crolli. E’
raffigurata una Madonna con Bambino e un
personaggio in adorazione che sembra indossare
un saio chiaro, purtroppo è tutto piuttosto
rovinato ed imbrattato con scritte e disegni di
vecchie coscrizioni.
Con tutti i soci
sguinzagliati nei pressi alla ricerca di
particolari interessanti, è toccato al
presidente trovare altre coppelle lungo un
sentiero che si dirige verso Mezzana. La prima
coppella (4) è proprio sul sentiero su una roccia a
livello del terreno, 300x90 cm. circa, su cui vi
sono incise 5 coppelle, di misura e profondità
differenti, una di non facile lettura. Due
coppelle, una associata a canaletto, realizzate
con strumento metallico, le rimanenti con
percussore. A poca distanza sulla destra si
trova un altro masso (5), 80x60 cm. circa, su cui vi
sono incise 3 coppelle, di dimensioni e
profondità differenti, una associata a
canaletto, realizzate con strumento metallico.
Altra cosa
interessante è un possente muro (6) a poca distanza
sotto il maso che sostiene un terrazzamento
pieno di grosse pietre, in posizione dominante,
che ci ha fatto subito ipotizzare la presenza in
passato di una costruzione piuttosto alta e
imponente. A questo punto è venuto in nostro
aiuto il signor Gianfranco Bortolameolli di
Termenago, che molto gentilmente ci ha fornito
un’immagine del luogo su una cartolina (7) risalente
agli anni ’80 del secolo scorso, in cui si vede
chiaramente questa costruzione che fa pensare ad
una torre (vedi foto). Sempre Gianfranco ci
ricorda che il tutto è stato abbattuto da una
tromba d’aria il 6 gennaio 2003.
A questo punto
noi cominciamo a mettere insieme le cose:
sentiero, possenti muri a secco, posizione
dominante, coppelle (ricordiamo che in zona ci
sono anche i massi coppellati in località
Spinazzi), torre (dalla quale sembra si potesse
spaziare con la vista fino al Castello di
Ossana), possibile collegamento con il
castelliere di Mezzana e quello di
Cusiano. Tutto
ciò autorizza a pensare ad una antica via di
comunicazione a mezza montagna che poteva essere
utilizzata per le attività umane (dalla
pastorizia al commercio) in epoca medioevale o
addirittura antecedente (8).
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