SAMOCLEVO "SASS DE LE STRIE" o "BALON"- 5 Novembre 2019

di Luca Webber

 

Un giorno, parlando con Anna e Massimo, dei numerosi racconti giunti fino a noi sui “Sassi delle Streghe” e luoghi di “Sabba” sparpagliati nei paesi della val di Sole, veniamo a sapere che da bambini giocavano attorno ad una grande roccia sopra l'abitato di Samoclevo che i loro genitori chiamavano “Sass de le Strie” o “Balon”.

Incuriositi e armati di pazienza ci siamo recati nel bosco sopra Samoclevo e, grazie alle indicazioni fornite, l'abbiamo trovato.

Una roccia maestosa, alta più di 4 mt, si erige nel mezzo della natura immobile e solida come la montagna. Alla sua base troviamo una cavità naturale, profonda circa 3 mt e alta 1.20 mt, al momento utilizzata come riparo da animali selvatici. Sulla sua sommità, sotto uno strato di terriccio e muschio, scopriamo una croce incisa con il ferro e tre coppelle praticate con strumento litico.

Facendo una ricerca abbiamo trovato questi due brevi accenni al “Sass de la Stria”:

[...] lungo la strada trovi “el sass de la stria” che ricorda antiche leggende, così come la gente ricorda i tempi dei castellani [….]” (1)

[….]un altro sass de le strie lo possiamo trovare anche a Samoclevo [....]” (2)

Racconti che ci confermano la sacralità che rivestiva questo sito, oggetto di rispetto e devozione da parte dell’uomo per la difesa propria e altrui. Credenze di un universo magico e soprannaturale che, nonostante la feroce repressione, sono riuscite a resistere e giungere fino ad oggi. E oggi il suo ricordo rimane vivo solo grazie alla leggenda e alle fonti orali valligiane che, a prescindere dall’imposizione della croce, hanno riconosciuto un’importanza cultuale, tramandando importantissimi concetti e insegnamenti sulla religione naturale.

 

 

Bibliografia:

(1) Samoclevo in val di sole e la sua carta di regola” di Udalrico Fantelli, ed Centro Studi per la Val di Sole 1996;

(2) Mille leggende del Trentino” - Trentino Occidentale, di Mauro Neri, ed. Casa Editrice Panorama – Trento 1997.