Quest’autunno
sono andato alla scoperta di coppelle in val di
Rabbi, in compagnia di Michele Barbieri dopo la
sua segnalazione di un masso curioso.
Partiti di buon
passo dalla Malga Cercen Alta (2147 mt), dopo
circa 30 minuti raggiungiamo la “pozza alta”
(2505 mt). Si tratta di un terrazzamento ai
piedi del passo Cercen (2622 mt), con due pozze
d’acqua parzialmente asciutte e un panorama
mozzafiato sulla sottostante valle.
Su questa piana ,
in prossimità del sentiero SAT 109, scopriamo
una roccia affiorante dal terreno con incisa una
bella coppella di forma ovalizzata, 18x9 cm
circa e profonda 3,5 cm circa. Coppella talmente
lisciata al suo interno da far supporre sia
stata realizzata unicamente con utensili in
pietra.
Il pianoro è
ricoperto da parecchie frane di materiale
posatosi nei secoli, la pietra incisa potrebbe
essere rotolata nel punto in cui ora la vediamo,
venendo in seguito sommersa dal terriccio.
Smottamenti che nel tempo hanno modificato
decisamente il luogo, tant’è che non vi sono
altri segni rivelatori che ci aiutino a capire
il perché qualcuno si sia preso il “disturbo”
di incidere una coppella. Esaminando la
località, l’unica considerazione che sorge
spontanea è che il masso inciso si trovi nel bel
mezzo di un’antica via che permette, assai
comodamente, di valicare in val di Peio. Vallata
importante per i numerosi ritrovamenti di massi
coppellati e per le antiche “strade” che
l’attraversavano.
Ringraziato
Michele per avermi accompagnato e torno a casa
contento in attesa di nuove scoperte.
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