Partiti di mattina presto dalla località Fontanon di
Rabbi (1549 mt.) procediamo nel fitto del bosco in
direzione Campo secco. Immersi nel caratteristico
silenzio del bosco mattutino raggiungiamo l’incantevole
Malga Campo Secco (2023 mt.).
Dopo esserci rifocillati ci rimettiamo in marcia
inerpicandoci sul tratto più ripido fino a spuntare sul
terrazzamento collinare di Campo Secco. Qui è
impossibile non fermarsi ad ammirare il magnifico
panorama che si estende su gran parte della val di
Rabbi. Ripartiti di nuovo, percorrendo il sentiero,
contempliamo i dintorni sparsi di rocce depositate lungo
il pendio erboso e ci è impossibile resistere alla
tentazione di controllare se riportano tracce di
incisioni. Nel girovagare troviamo due ripari, di cui
uno perfino rivestito con pietre appositamente raccolte
nel pascolo e usate per coprire le superfici del
pavimento e muri. Ipoteticamente entrambi utilizzati
come ripari pastorali o d’emergenza in tempi assai
remoti. In sostanza, impieghiamo più tempo a percorrere
questo tratto di sentiero che tutta la camminata
precedente.
Finalmente raggiungiamo il culmine del pendio dove
troviamo un “omino di pietra”, che tecnicamente indica
la via ai viandanti. Vicino una grossa pietra attira
l’attenzione di Giuliano che vi trova sopra incisa una
grossa “coppella”, 17x25 profonda 4 (mt.2359). Dopo
averla controllata attentamente, possiamo affermare sia
stata lavorata dall’uomo per adattarla a qualcosa. Scopo
che attualmente ignoriamo. (contenitore d’acqua, lumino
di segnalazione o buca votiva, etc.etc.). Terminati i
consueti rilievi proseguiamo per circa 100 mt., verso
passo San Giovanni, e Franca trova su di una roccia una
bella croce latina, 21x44 cm (mt. 2361), potenziata sui
lati e incisa con il metallo. Dalle ricerche successive
scopriamo che dovrebbe trattarsi di un cippo di confine
tra Bozzana e la consorella Campsec.
Oramai si è fatto mezzogiorno, per cui decidiamo di
sospendere le ricerche e di mangiare. Rimessi in forza
decidiamo di tornare a valle. Gironzoliamo qua e là,
osservando le rocce più interessanti senza trovare
alcunché. Riprendiamo il ripido sentiero che ci condurrà
alla macchina soddisfatti delle nuove scoperte.
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