"PEIO - loc. ZAMPIL e COVEL"
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9 novembre 2018
di Luca Webber
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Oggi andiamo alla
scoperta di coppelle in val di Peio in compagnia
di Riccardo Casanova che ci ha segnalato dei
massi. Partiamo dalla sua Azienda Agricola
Casanova a Peio Paese, a bordo di un Pick-up per
raggiungere la Loc. Zampil sulla strada bassa.
Strada che si è rivelata subito assai impervia a
causa dell'abbondante pioggia dei giorni scorsi,
troviamo parecchio pantano sulla strada
sterrata. Ma grazie all'abilità di Riccardo,
nulla ci ha fermato e siamo giunti al nostro
obiettivo.
Adiacente al
"maso dei Mini" troviamo su una grande pietra di
scisto adagiata sul terreno, circa 85x205 cm e
con un spessore di 22 cm circa, 8 (otto)
coppelle ben incise, di diametro e profondità
diverse, realizzate con attrezzo metallico,
tutte sul lato a valle. Considerata la posizione
del masso, collocato sul terreno in modo
innaturale, credo si possa dire si tratti di
seconda giacitura. Forse è stato spostato o
addirittura spezzato durante lavori di
sistemazione del luogo. Nelle immediate
vicinanze notiamo una roccia affiorante dal
terreno che riporta tracce di probabili
incisioni, forse 2 (due) coppelle con canalette.
Non possiamo garantire però che lo siano,
essendo vistosamente intaccata da stacchi
termoclastici. Interessante il fatto che la
pietra coppellata sia posta lungo l’antica via
che conduce a Saroden. Lì troviamo il Sass de le
Strie con incise ben 123 coppelle e che nella
leggenda vuole essere dimora di una strega e
luogo di incontro di sabba, nonché del mercato
di bestiame della gente che saliva da Peio e di
quelli che giungevano dalla Valtellina valicando
il ghiacciaio dei Forni. |
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Terminati gli
accertamenti di rito, ci incamminiamo verso il maso di
Riccardo in loc. Zampil dove ci indica un masso da lui
trovato nei lavori di restauro. Il masso è di piccole
dimensioni con un foro laterale profondo, sicuramente
praticato con il metallo. Può darsi usato per inserirvi
l'estremità di un'incudine battiferro o attrezzo analogo
per “battere”.
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Passeggiando da Velturno
lungo il sentiero del castagno (Keschtnweg), al maso
"Moar zu Viersch", abbiamo trovato un bel
esempio di sasso con incudine per “battere”. |
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Ora ci rechiamo
in loc. Covel, dove Riccardo ha scoperto
quest'estate, mentre falciava il pascolo, un
masso di forma quasi a rombo/quadrata, 36x41 cm.
ed affiorante dal terreno circa 30 cm, con al
suo centro una grande coppella, diametro 7 cm e
profonda 12 cm. L'Incisione lascia supporre che
sia stata praticata con strumento in pietra e
successivamente con il metallo. Perché abbiano
praticato una coppella nel bel mezzo di un prato
per il momento rimane un mistero, affascinante
però è trovarsi in quel luogo. Circondati da
rocce, acqua, alberi e cime maestose si intuisce
la sacralità che poteva rivestire quel luogo per
i primi abitanti.
Ringraziato
Riccardo per averci accompagnato, torniamo a
casa soddisfatti in attesa di nuove scoperte.
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