"MASSO MASON" fraz. Menas - Comune di Mezzana

"COSTELLAZIONE ORSA MAGGIORE" - 30 aprile 2018

di Luca Webber

 

Guardando il masso coppellato mi torna alla mente una frase che andava per la maggiore tra i giovani negli anni Sessanta, usata per indicare ogni aspetto strano e inspiegabile:

Weird, Man!” - “Accidenti, ragazzi, che cosa strana”. (1)

Certamente per noi gente moderna è una “cosa strana” quello che vediamo, tanto da rendere il linguaggio usato dai nostri avi nell'incidere questi massi sparsi nel paesaggio boschivo, incomprensibile. Ma studi recenti dimostrano che ogni cultura ha conosciuto nella sua storia un'epoca in cui sviluppò dottrine e tecniche che gli consentivano di trascendere la realtà convenzionale, in cerca di una visione personale. La capacità di vedere, sentire e sperimentare cose, che a noi sembrano una “cosa strana”, veniva insegnata ad ogni individuo durante i riti, le tradizioni religiose e nell'espressione artistica.

Questa profonda reverenza per il paesaggio e per le sacre forze della natura permetteva l'accesso al mondo del sacro, mentre oggi strati di repressione impediscono di conoscere ciò che già sappiamo e che giace nel profondo della nostra memoria culturale tribale.

In sostanza credo che il passato sia sempre dentro di noi, confinato nelle profondità dell'inconscio in attesa solo di essere nuovamente scoperto.

Adesso però basta filosofeggiare sulla sapienza andata perduta dei nostri avi, torniamo a fare gli “uomini moderni” che misurano, catalogano e archiviano dati, impegnandosi a divulgare e condividere, nella speranza di costruire un apparato storico, sociale ed antropologico della Val di Sole per le generazioni future.

Il masso coppellato misura circa 1,40 x 2,30 mt. ed è parzialmente interrato. Posto sul versante soleggiato dei monti di Menas, su di un terrazzamento artificiale in posizione dominante il paesaggio, con visibilità molto estesa su gran parte della Val di Sole da est ad ovest. Nelle vicinanze numerosi muri a secco, testimonianze delle fatiche dell'uomo per la sopravvivenza.

Sulla sua superficie troviamo 26 coppelle praticate con percussore litico ad indicare la sacralità della pietra e della montagna.

 

 

Osservando attentamente la superficie del masso coppellato Angela nota una “cosa strana”. La disposizione di alcune coppelle le ricorda la costellazione dell'Orsa Maggiore.

Analizzandolo meglio, scopriamo che la sua intuizione era giusta. La forma creata dalle coppelle non lascia spazio a dubbi. Siamo di fronte a una fra le più note costellazioni: l'Orsa Maggiore. Per di più, esaminato ulteriormente il masso e confrontandolo con fotografie del cielo notturno, possiamo ipotizzare la presenza di altre 5 stelle che in modo sorprendente corrispondono anch'esse a stelle più brillanti di altre.

Riflettiamo ora su questo segno, considerando la “forza” espressiva elementare in esso contenuta.

E' risaputo che fin dai tempi più antichi l'uomo, servendosi della propria vista, ha imparato molto osservando il cielo. Ha creato calendari legati ai cicli stagionali e lunari, con conseguente miglioramento dell'agricoltura e di importanza primaria per la sopravvivenza.

Successivamente nacquero le costellazioni che fungevano ad uso di tipo pratico (calendari, orientamento per terra e mare, indicatori per le attività agricole) che religioso (legame tra cielo e terra esteso tra Dio e l'uomo). La costellazione dell'Orsa Maggiore, composta da 7 stelle principali, ruota lentamente attorno alla stella polare assumendo una posizione diversa a seconda della stagione. Grazie alla facilità con cui si riconosce in cielo, visibile tutto l'anno nell'emisfero nord, è tra quelle più comuni a tutte le culture, risultando un punto di riferimento irrinunciabile.

L’importanza del ritrovamento consiste nel fatto che questo masso sarebbe attualmente un raro esempio di pratica rituale/culturale non generica, come si è portati a considerare le coppelle, bensì riferita a motivi astronomici che, in tema di figurazione stellare, nel Trentino possiamo trovare:

  • - Masso Calestani nel Comune di Ossana (TN)in Val di Sole, con incisa Cassiopea (Calestani V., 1933);

  • - Serso (TN) masso con coppelle raffigurante l’Orsa Maggiore (G. Dalmeri 36 Notiziario Regionale, PA16, Dalmeri Serso Trento);

  • - Castel Vetere Comune di Montagna (BZ) masso inciso con Orsa Minore e forse Orsa Maggiore, purtroppo i massi sono andati distrutti (Leonardi P., 1954).

Ora, credo sia giusto concludere fantasticando sugli uomini che incisero questa roccia.

Uomini che, osservando il cielo stellato celebravano l’antico culto dell’orso sulla pietra, raccontando la storia dell'orso inseguito da tre cacciatori (le quattro stelle inseguite dalla tre stelle di coda).

Weird, Man!” - “Accidenti, ragazzi, che cosa strana”.

Ringraziamo il Custode Forestale Stefano Martinolli che ci ha segnalato questo importante masso. Grazie

 

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1 - Brian Bates - "La sapienza di Avalon - alle fonti del pensiero celtico"  Rizzoli 1998:

2- http://www.treccani.it/enciclopedia/orsa-maggiore;

3 -https://it.wikipedia.org/wiki/Orsa_Maggiore – Ursa Major Full opera di Roberto Mura.