Osservando
attentamente la superficie del masso coppellato
Angela nota una “cosa strana”. La
disposizione di alcune coppelle le ricorda la
costellazione dell'Orsa Maggiore.
Analizzandolo
meglio, scopriamo che la sua intuizione era
giusta. La forma creata dalle coppelle non
lascia spazio a dubbi. Siamo di fronte a una fra
le più note costellazioni: l'Orsa Maggiore. Per
di più, esaminato ulteriormente il masso e
confrontandolo con fotografie del cielo
notturno, possiamo ipotizzare la presenza di
altre 5 stelle che in modo sorprendente
corrispondono anch'esse a stelle più brillanti
di altre.
Riflettiamo ora
su questo segno, considerando la “forza”
espressiva elementare in esso contenuta.
E' risaputo che
fin dai tempi più antichi l'uomo, servendosi
della propria vista, ha imparato molto
osservando il cielo. Ha creato calendari legati
ai cicli stagionali e lunari, con conseguente
miglioramento dell'agricoltura e di importanza
primaria per la sopravvivenza.
Successivamente
nacquero le costellazioni che fungevano ad uso
di tipo pratico (calendari, orientamento per
terra e mare, indicatori per le attività
agricole) che religioso (legame tra cielo e
terra esteso tra Dio e l'uomo). La costellazione
dell'Orsa Maggiore, composta da 7 stelle
principali, ruota lentamente attorno alla stella
polare assumendo una posizione diversa a seconda
della stagione. Grazie alla facilità con cui si
riconosce in cielo, visibile tutto l'anno
nell'emisfero nord, è tra quelle più comuni a
tutte le culture, risultando un punto di
riferimento irrinunciabile.
L’importanza del
ritrovamento consiste nel fatto che questo masso
sarebbe attualmente un raro esempio di pratica
rituale/culturale non generica, come si è
portati a considerare le coppelle, bensì
riferita a motivi astronomici che, in tema di
figurazione stellare, nel Trentino possiamo
trovare:
-
- Masso
Calestani nel Comune di Ossana (TN)in Val di
Sole, con incisa Cassiopea (Calestani V.,
1933);
-
- Serso (TN)
masso con coppelle raffigurante l’Orsa
Maggiore (G. Dalmeri 36 Notiziario
Regionale, PA16, Dalmeri Serso Trento);
-
- Castel
Vetere Comune di Montagna (BZ) masso inciso
con Orsa Minore e forse Orsa Maggiore,
purtroppo i massi sono andati distrutti
(Leonardi P., 1954).
Ora, credo sia
giusto concludere fantasticando sugli uomini che
incisero questa roccia.
Uomini che,
osservando il cielo stellato celebravano
l’antico culto dell’orso sulla pietra,
raccontando la storia dell'orso inseguito da tre
cacciatori (le quattro stelle inseguite dalla
tre stelle di coda).
“Weird,
Man!” - “Accidenti, ragazzi, che cosa
strana”.
Ringraziamo il
Custode Forestale Stefano Martinolli che ci ha
segnalato questo importante masso. Grazie |