1) Appare subito
chiaro che la roccia coppellata si trova in alto
ed in un punto panoramico e solatio, esposto ad
Est. Questo potrebbe indicare che ci troviamo di
fronte ad un antico culto dedicato al sole,
(es.: solstizi ed equinozi), considerato che i
luoghi di culto si trovavano all’aperto e gli
altari nell’antichità si innalzavano ovunque si
era certi dimorasse il divino.
2) Appurato che la
roccia coppellata si trova in alto in punto
panoramico e solatio, bisogna tenere presente
che nelle immediate vicinanze vi è un incrocio
di vie di comunicazioni. Un sentiero che collega
la Val di Rabbi e la Val d’Ultimo, su questo
punto gli anziani del paese raccontano svariate
storie/leggende su andirivieni tra le due valli.
Non dimentichiamo inoltre il sentiero che
conduce in Val di Rumo (antica via che collega
il Castello di Altaguardia?).
L'attenta analisi
toponomastica del territorio ha permesso di
risalire ai seguenti toponimi: Castel Pagano e
passo degli Inferi. (Coincidenze?)
Questo non ci
svela l’utilizzo della pietra coppellata ma può
dimostrare come gli antichi potessero usare
queste pietre per indicare le vie di
comunicazione (antiche cartine Kompas?) e
contemporaneamente fungere da manifestazioni
cultuali dedicate alle divinità delle cime. In
tutte le civiltà infatti le alture, le montagne,
le cime sono sedi del divino.
Sicuramente le
ipotesi non si interrompono e il perchè l'uomo
abbia inciso le coppelle in questo luogo forse
rimarrà un mistero, ma il fascino della scoperta e della
ricerca rimane comunque immutato.
|