"L'AUTARIOL" nel Comune di Terzolas -
29 aprile 2015
di Franca Emanuelli e Luca Webber |
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Poco
dopo la preziosa scoperta del “Masso delle croci di
Terzolas”, Vincenzo Manini propone di accompagnarci in
un luogo chiamato “l’autariol” e, visto il toponimo
interessante, non passano che pochi giorni e siamo sul
luogo.
Nel tardo pomeriggio del 25 aprile 2014 con Vincenzo
raggiungiamo l’autariol e subito ci rendiamo conto
dell’importanza del posto, ma la veloce “passeggiata” ci
ha permesso di fare solamente un preliminare sopralluogo
e alcune fotografie.Ci proponiamo di tornare appena
possibile, ma impegni di lavoro, il poco tempo a
disposizione e in particolar modo la cattiva stagione
meteorologica ci hanno impedito di raggiungere
nuovamente l’agognata meta fino al 29 aprile 2015.
Partiti di buon mattino, siamo saliti fino all’autariol. |
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La via
per raggiungere il sito è così ripida e faticosa, che
quando vi si arriva sembra incredibile trovare un
terrazzamento piatto di tale grandezza a quasi 2.000 mt..
Visitando il luogo notiamo la presenza di ben quattro
strutture in pietra a secco di varie dimensioni. Una
prima valutazione sul loro utilizzo, fa presupporre un
uso pastorale o abitativo, testimonianza muta di un
antico passato.
Sull’estremità del terrazzamento, esposto a Sud,
individuiamo l’autariol.
Diverse
pietre disposte a semicerchio gli donano la forma di un
altare alpestre e subito intuiamo che chiunque dinanzi
ad un simile panorama, che spazia da Est a Ovest, dove
possiamo ammirare il Peller nel suo aspetto imponente e
diverse catene montuose che si alternano in lontananza,
pensi al divino e si comprende perché sia stato scelto
dall’uomo in antichità per stabilirvisi e il nome del
luogo.
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(1) |
Incisione canalizzata che richiama la croce
di Lorena |
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(1) |
quattro coppelle poste ai
vertici di un quadrato non unite da canalette |
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Dopo averle pulite, un accurato esame ha
permesso di rilevare numerose incisioni di vario
carattere tipologico, piùdi venti segni incisi,
disposti sulla superficie superiore in uno
schema a prima vista privo di ordine. Nello
specifico: 11 croci di diversa forma e grandezza
di cui una con una coppella nel centro e 13
coppelle anch’esse di diverse forme praticate
ipoteticamente con un percussore di pietra e
quattro date 1623-1792-1793-1794. Le incisioni
ci riconducono a quanto scoperto sul Masso delle
Croci, a circa 1.379 mt., confermando antiche
credenze riconducibili al culto della pietra a
testimonianza di saperi arcaici caduti
nell’oblio. Generalmente l’elevata dedicazione
all’incisione rupestre indica un punto
permanente e di passaggio ma, malauguratamente,
non è possibile fornire una spiegazione univoca
sulle incisioni praticate dall’uomo, vista la
complessità di significati, riconducibili ad
un’età ben più antica di quanto si possa pensare
che trovano riscontro con siti di altre regioni.
Per un approfondimento sull’incisione cruciforme
e su quant’altro rilevato, vi consigliamo di
leggere l’articolo pubblicato sul nostro sito:
www.valdisoleantica.net/articoli/articolo_terzolas_croci_approf_%202014.htm |
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Concludiamo ringraziando Vincenzo Manini per
l’informazione, la disponibilità e la pazienza
nell’accompagnarci. |
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(1) |
..............incisioni di
"pichera".......... |
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1) Incisioni rupestri all'alpe Giass
Very - Massi istoriati dell'alpe Giass Very - Valchiusella
(pubblicato in: Bulletin d'Etudes Préhistoriques et
Archéologique Alpines, XVI, Aosta, 2005, pp. 199-215.) |
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