La funzione simbolica più
attestata, legata ad antichi riti, nelle
leggende popolari tramandate oralmente e
nelle tradizioni folcloristiche in tutto
l’arco alpino, è quella di conferire
alla roccia potenza, vigore e proprietà
fecondanti.
Ben note sono le “pietre
della fertilità”, la cosiddetta
scivolata delle donne, di cui ritroviamo
tracce arcaiche anche in Val di Sole.
Rocce lisciate nel tempo dalle donne, ma
non solo da loro, che sfioravano o si
lasciavano scivolare sulla pietra, nella
convinzione di divenire fertili. Nel
caso in cui non scivolassero, è
attestata anche l’usanza di girarvi
attorno o semplicemente sfregare le
parti intime sulla dura roccia. Su
queste si rinvengono spesso incisioni,
croci o coppelle.
Parlando con gli abitanti
del luogo, abbiamo scoperto l’esistenza
di una “pietra della fertilità”
chiamata “Preda Molesina”.
Conosciuta nella memoria degli anziani
come un luogo importante ove recarsi,
oggi usata come gioco dai giovani del
paese che vi scivolano sopra con
scorze di legno o persino con una lastra
di pietra piatta. Si tratta di un grande
masso erratico isolato, 740 cm x 130 cm,
posto sul versante solatio con in bella
vista, nel mezzo del masso, una striscia
ben levigata che ne percorre tutta la
lunghezza.
Pulendo la superficie
della roccia scopriamo vicino al bordo
una coppella, molto lisciata dal
diametro di 8 cm e profonda 2,5 cm. La
sua forma richiama un po’ più della metà
di un cerchio ma la frattura della
roccia rende assai difficoltosa la sua
interpretazione. Forse si tratta di una
coppella che in origine era da una
canaletta ad un’altra. Non è da
escludere quindi che ve ne siano state
altre, e che il continuo
scivolare/toccare la roccia abbia
cancellato altre incisioni. Da ulteriori
informazioni la pietra era molto più
grande, poi spezzata e usata nei lavori
per la soprastante strada carrozzabile.
Per concludere, il
rituale di fertilità è un culto legato
alla Grande Madre, generatrice e
portatrice di fecondità. Lo scopo era di
assicurare la fecondità della terra e
della donna. La “pietra della
fertilità” è uno dei culti che è
giunto fino ai giorni d’oggi, i racconti
e le leggende ci permettono di capire
solo una parte di questa immensa
conoscenza, oggi perduta.
Partendo dall’abitato
di Arnago si segue la strada forestale
che sale a Mason, quando si giunge ad un
incrocio, si prende a destra e si
prosegue in lieve salita oltrepassando
una sbarra di ferro. Poco dopo troviamo
sulla nostra destra un sentiero che
entra nel bosco. Pochi passi e siete
arrivati. La pietra si trova alla vostra
destra. Proseguendo per questo sentiero
ritornate in paese.
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