2023_Dolmen e Menhir_Vezzena - Val di Sole Antica

associazione VAL DI SOLE ANTICA
Val di Sole Antica
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DOLMEN e MENHIR sull'Altopiano di Vezzena
di Luca Webber
Alla mostra fotografica sui "sassi delle streghe" abbiamo conosciuto Liviana, appassionata di siti megalitici, di coppelle e di "segni" misteriosi e affascinanti lasciati incisi sulle pietre dai nostri antenati in tutto il mondo.
Confrontandoci su questi temi, Liviana ci confida di conoscere la posizione di alcuni   Menhir e un Dolmen sull'Altopiano di Vezzena. L'occasione è troppo ghiotta per non approfittarne, così ci salutiamo con il proposito di organizzare un'uscita sull'altopiano.
Domenica 8 ottobre un nutrito gruppo di associati parte da passo Vezzena guidato da Liviana. Camminando lungo una stradina sterrata pressoché pianeggiante circondati da prati e verdi vallate delimitate da fitti boschi, giungiamo al primo sito.
  
- su un terrazzamento che permettere all'occhio di spaziare liberamente, vi sono due grandi pietre del peso di qualche tonnellata conficcate in verticale nel terreno. Una roccia calcarea grigia tipica del luogo e una roccia calcarea con inglobate conchiglie fossili. Quest'ultima appare deliberatamente collocata in quella posizione. A pochi passi una terza grande pietra calcarea si trova a terra ricoperta da sterpaglia, quasi certamente facente parte del complesso litico.
Sul versante che declive gradualmente a Sud, troviamo 3 grandi pietre piantate nel terreno. Intrigante notare che solo una di esse è di granito rosa, mentre le altre sono di roccia calcarea.
La Società Italiana di Archeoastronomia dagli studi effettuati sul posto ha dedotto: “probabile funzione calendariale per la comunità che frequentava stagionalmente il territorio”, adducendo la scoperta di un allineamento al Solstizio d'Inverno del III millennio a.C. (epoca neolitica) tra i menhir posti sul pendio.
Riguardo alla ricerca scientifica è corretto dire che non esiste ancora una teoria comprovata e univoca sull'uso dei menhir (segnalare un luogo di sepoltura, idoli pagani, confini fra territori, allineamenti per segnalare equinozi e soltizi, etc.).  
  
Oramai è quasi mezzogiorno e decidiamo di cercare refrigerio all'ombra degli alberi per rifocilliarci. Poi nonostante il caldo opprimente, risaliamo di nuovo sulla stradina sterrata e ci incamminiamo fino a al secondo sito.
- a lato della strada sterrata, imboschita e sguardo a valle, notiamo un grande lastrone orizzontale. Esaminandolo scopriamo che quattro rocce verticali, per lo più ricoperte da terra sorreggono il lastrone. Non abbiamo dubbi, ci troviamo sulla sommità di un Dolmen (tipo di tomba megalitica preistorica costituita da due o più piedritti verticali che sorreggono l'architrave costituito da uno o più lastroni orizzontali. La costruzione era in origine ricoperta, protetta e sostenuta da un tumulo [....] Un tumulo è un monticello di terra e pietre, spesso di grandi dimensioni, posto sopra una sepoltura o più sepolture, a formare una specie di collina artificiale. https://it.wikipedia.org/wiki/Tumulo).
La stessa archeologia ufficiale dichiara che la funzione principale dei Dolmen sia stata il monumento funerario, ma secondo altre teorie svolgevano la funzione di altare per luoghi di culto (culto astronomico o venerare dee della terra e della fertilità).
Purtroppo riguardo a questo Dolmen non abbiamo trovato notizie.
Il ritorno è un continuo conversare tra di noi, esprimendo idee e visioni di un mondo lontano che oggi è tornato a “vivere” per un momento.

Grazie Liviana per l'interessante gita.
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