2021_coppelle_rabbi_maleda_alta_DUE - Val di Sole Antica

associazione VAL DI SOLE ANTICA
Val di Sole Antica
Vai ai contenuti
  
COPPELLE A RABBI – sopra la malga Maleda/Stablaz Alta
di Luca Webber

Oggi partiamo alla ricerca di alcuni massi coppellati trovati recentemente da Giuliano.
Dalla malga il sentiero si inerpica costeggiando il torrente Ragaiolo in direzione del baito Fassolle. Ad un certo punto lo lasciamo e procediamo, tra piante spontanee e rododendri, su un tracciato frequentato in prevalenza da animali, in direzione di una cresta montuosa che ci separa dal versante opposto. Il terreno richiede particolare attenzione ma, grazie alla maestria di Giuliano riusciamo a superare le rocce trovandoci dinanzi a un'ampia distesa di praterie. Da qui raggiungiamo assai agevolmente il sito e scopriamo il primo masso coppellato a 2301 mt, posto sul terreno adiacente a una costruzione servita in passato da riparo o recinto per il bestiame. Si tratta di una roccia (70x65 cm) con incise 9 coppelle di grandi dimensioni, vicino una roccia con incisa una singola coppella.
La caccia ha inizio, e la compagnia girovaga nei dintorni alla ricerca di altre incisioni scoprendo una grande roccia (3x1,70 mt) con incise 8 coppelle. Poco più in là, su di una sporgenza rocciosa individuiamo 10 coppelle che guardano ad Est. Sempre li attorno troviamo coppelle singole. Ulteriori coppelle le troviamo lungo il sentiero di rientro, verso il baito Forborida. Alla fine della giornata contiamo 10 massi incisi per un totale di 35 coppelle tutte incise con strumento litico.
Interessante ora chiedersi il perché di questa massiccia presenza di incisioni in zona.
E’ accertato da tutti gli studiosi che i cambiamenti climatici avvenuti dopo l’età dei ghiacci hanno favorito l’estendersi dei territori di caccia da parte di piccoli gruppi di cacciatori/raccoglitori verso le vallate in alta quota. Il passo successivo è stata la creazione di accampamenti stagionali dove sostavano per essiccare/affumicare la carne per poi trasportarla più facilmente all’interno di vasti territori, da un sito all’altro, vi si lavoravano le ossa e le corna degli animali per ottenere attrezzi per le pelli e le pellicce (spatole, punteruoli, aghi, etc.). Con blocchi di selce o quarzo si preparavano punte di freccia, lame, grattatoi e raschiatoi. In seguito l’uomo divenne stanziale (agricoltura/allevamento), le antiche piste divengono strade per la transumanza degli armenti e delle greggi. Siti d’alpeggio, con caratteristiche specifiche quali: versante solatio, terrazzamento e posizione dominante il paesaggio (adatto alla difesa contro aggressori), presenza dell’acqua (fonte di vita), posizionati su antiche vie (valichi alpini), etc., che, con l’arrivo dei primi freddi, si abbandonavano per tornare a fondovalle. I numerosi ripari/recinti in pietra trovati in questa zona provano quanto sopra descritto.
Riguardo ai massi incisi è doveroso premettere che la vita dell’uomo in antichità era colma di misteri e fatti inspiegabili. Per questo furono ideati rituali allo scopo di placare queste paure. L'azione di incidere le coppelle serviva a propiziare ad esempio la caccia ed il raccolto o per ingraziarsi le divinità benevole e placare quelle malefiche. E' facile quindi dedurre che i massi incisi in questa zona siano il risultato di credenze arcaiche tramandate per secoli da coloro che frequentarono questi luoghi e oggi scordate. Di certo ci troviamo dinnanzi alla più antica forma di culto praticata dall’uomo nel tentativo di esercitare un controllo sulla propria vita e sull’ambiente che lo circondava.
Created da Luca with WebSite X5
Vuoi unirti a noi?
Val di Sole Antica
Vuoi unirti a noi?
Torna ai contenuti